Nan Goldin

NAN GOLDIN Washington, 1953

Nan Goldin è una fotografa americana nota per il sui ritratti profondamente personali e schietti. Le sue immagini intime agiscono come un'autobiografia visiva che documenta se stessa e le persone a lei più vicine, specialmente nella comunità LGBTQ e nella sottocultura dipendente dall'eroina. La sua opera The Ballad of Sexual Dependency (1980-1986) è una presentazione di 40 minuti di 700 fotografie messe in musica. L'opera raccontato la sua vita a New York negli anni '80. La ballata fu esposta per la prima volta alla Biennale di Whitney del 1985, e fu trasformata in un fotolibro l'anno successivo. “Per me non è un distacco fare una foto. È un modo di toccare qualcuno, è una carezza ”, ha detto. "Penso che tu possa effettivamente dare alle persone l'accesso alla propria anima." Nata col nome di Nancy Goldin, viene influenzata sia dalla fotografia di moda di Helmut Newton che da Guy Bourdin che ha visto sulle riviste, che dai ritratti di Diane Arbus e August Sander. Si concentra sul riprendere se stessa e i suoi amici nei momenti più vulnerabili: un esempio è il fotolibro “Nan Goldin: I'm Be Your Mirror” (1996). Nel 2018, ha collaborato con il marchio di abbigliamento Supreme includendo tre delle sue fotografie. Misty and Jimmy Paulette in a taxi, NYC (1991), Kim in Rhinestones, Paris (1991), e Nan as a dominatrix, Cambridge, MA (1978) vengono introdotte nelle loro collezioni primavera / estate. Attualmente l'artista vive e lavora tra New York e Parigi. Oggi, le opere di Nan Goldin sono conservate nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York, della Tate Modern di Londra, del Museum of Contemporary Art di Los Angeles e del Centre Georges Pompidou di Parigi.