FRANCO ANGELI Roma, 1935 – Roma, 1988
Dopo un inizio condizionato dall’arte di Burri, Franco Angeli realizza opere in cui alla tela si alternano garze di cotone macchiate di vernice, da cui emergono immagini e simboli del potere e della violenza antichi e moderni, quali aquile imperiali, Svastiche, lupe capitoline (“Testa di lupa Capitolina” del 1964 ), Falce e Martello, croci e Dollari (“Half Dollar” 1966-67), che sottolineano il tema della memoria.
Angeli diventa uno dei principali esponenti della famosa Scuola di Piazza del Popolo, costituita dallo stesso autore congiuntamente a Mario Schifano e Tano Festa, con i quali condivide un lungo e fruttuoso percorso che li porterà a diventare gli esponenti di spicco della Pop Art italiana…
FRANCO ANGELI Roma, 1935 - Roma, 1988
Dopo un inizio condizionato dall'arte di Burri, Franco Angeli realizza opere in cui alla tela si alternano garze di cotone macchiate di vernice, da cui emergono immagini e simboli del potere e della violenza antichi e moderni, quali aquile imperiali, svastiche, lupe capitoline ("Testa di lupa Capitolina" del 1964), falce e martello, croci e Dollari ("Half Dollar" 1966-67), che sottolineano il tema della memoria.
Angeli diventa uno dei principali esponenti della famosa Scuola di Piazza del Popolo, costituita dallo stesso autore congiuntamente a Mario Schifano e Tano Festa, con i quali condivide un lungo e fruttuoso percorso che li porterà a diventare gli esponenti di spicco della Pop Art italiana. I tre si incontrarono per caso in occasione della mostra di pittura "Premio Cinecittà", nell'Ottobre del 1960, promossa dall'allora PCI.
Risente inizialmente della poetica informale, realizza tele monocrome e materiche dai toni scuri, che poi ricopre con calze di nylon strappate e lacerate, a simbolo di povertà e dolore. Le immagini del tragico bombardamento di San Lorenzo, vissuto durante l'infanzia, riappaiono nelle prime opere: "La materia per me è un frammento di questa enorme lacerazione che ha travolto l'Europa; i miei primi quadri erano così, come una ferita dalla quale togli dei pezzi di benda… dove il sangue si è rappreso ma non è più una macchia rossa- Tutto doveva apparire lacerato, affranto. "
Nel 1964 partecipa alla Biennale di Venezia, manifestazione che introdusse in Italia gli artisti della Pop Art americana; interviene, inoltre, alla XI Quadriennale di Roma.
Nel 1968 crea, per Il Teatro delle Mostre alla galleria La Tartaruga, l'istallazione ‘Opprimente’, ovvero una stanza di colore bianco con un soffitto ribassato da uno strato di polistirolo.
Durante gli anni settanta si accosta ai temi di impegno politico (come la guerra in Vietnam), per poi rivolgersi a soggetti figurativi come lune, piramidi, aeroplani, obelischi, testimonianza dei suoi viaggi in Oriente.
Inizia una travagliata relazione con Marina Ripa di Meana, che poi racconterà nella sua autobiografia "Cocaina a colazione" di essere arrivata a prostituirsi per procurare cocaina ad Angeli.
Muore di AIDS all'età di 53 anni a Roma nel 1988.