Roy Lichtenstein

ROY LICHTENSTEIN New York, 1923 – New York 1997

Roy Lichtenstein, uno dei più importanti esponenti della Pop art, nasce a New York da una famiglia ebraica della classe media. Inizia ad interessarsi al design, alla musica e all’arte durante gli studi liceali. Dopo il diploma alla New York's Franklin School for Boys frequenta l'Art Students League di New York, dove segue i corsi di Reginald Marsh. Nel 1940 si iscrive al corso di laurea in Belle Arti all'Università dell’Ohio che interrompe dal 1943 al 1946 a causa della seconda guerra mondiale.
Terminato l’impegno militare riprende gli studi universitari e frequenta i corsi di pittura di Hoyt Sherman che influenzano il suo lavoro in modo particolare.
Dopo la laurea si iscrive alla scuola di specializzazione in Belle Arti che porta a termine nel 1949, anno in cui sposa la prima moglie Isabel Wilson da cui ha due figli, David Hoyt e Mitchell. Realizza la sua prima personale alla Carlebach Gallery di New York due anni dopo, alternando il lavoro di insegnante di arte all’Università, di designer e di decoratore.
Il suo stile iniziale fluttua tra Cubismo ed Espressionismo. Nel 1956 realizza "Ten Dollar Bill", opera che anticipa le tematiche della Pop art.
Nel 1957 viene assunto come Assistant Professor alla New York State University. In questo periodo la sua pittura si accosta all'Espressionismo astratto e nelle sue rappresentazioni iniziano a comparire i personaggi dei fumetti e dei cartoni animati, come Topolino, Paperino e Bugs Bunny. Dal 1960 al 1963 insegna al Douglass College nel New Jersey e frequenta molti artisti suoi contemporanei come Allan Kaprow, Claes Oldenburg, George Segal, George Maciunas , Dick Higgins e il gruppo Fluxus.
In questa fase inizia ad inserire sistematicamente nei suoi lavori elementi tipici del mondo pubblicitario e dei fumetti, e ad utilizzare il puntinato Ben-Day, che diventerà il suo segno stilistico inconfondibile.
In questi anni partecipa alla mostra collettiva New Paintings of Common Objects organizzata dal Pasadena Art Museum.
Nel 1964 Philip Johnson gli commissiona un murale destinato al New York State Pavillon per l'Esposizione Universale.
Lo stesso anno espone da Ileana Sonnabend a Parigi e da Leo Castelli a New York.
Nel 1965 realizza numerosi lavori in ceramica, crea le prime sculture in metallo smaltato e si dedica ai dipinti della serie intitolata Brushstroke.
Nel 1966 gli viene dedicata una retrospettiva al Museum of Modern Art di Cleveland e subito dopo al Pasadena Art Museum.
Partecipa alla Biennale di Venezia, nel 1967, 1968 e nel 1970. Nello stesso periodo al Solomon R. Guggenheim Museum di New York realizza una mostra e partecipa alle "documenta" della città di Kassel.
Nel 1970 dipinge un murale per la Facoltà di Medicina dell'Università di Düsseldorf, espone al Museum of Contemporary Art Chicago e al Seattle Art Museum.
Si trasferisce successivamente a Southampton dedicandosi a numerose "nature morte" e ad opere ispirate al Futurismo, a De Stijl, al Costruttivismo russo, al Surrealismo e all'Espressionismo tedesco.
Numerose sono anche le mostre di questi anni: espone al Contemporary Art Museum di Houston, al Centre National d'Art Contemporain di Parigi e all'Institute of Contemporary Art di Boston.
Nel 1979 gli viene commissionata la prima scultura pubblica: realizza The Mermaid per il Theatre for the Performing Arts di Miami Beach.
Nel 1981 il Saint Louis Art Museum organizza una esposizione dell’artista che successivamente viene realizzata anche in altre città americane, poi in Europa ed anche in Giappone.
Lichtenstein muore il 29 settembre del 1997 a New York.