PENNYBOY Roma, 1992
Pennyboy è un artista italiano nato a Roma nel 1992. Nel corso degli anni inizia a frequentare gli ambienti artistici underground della capitale, nonché studi e laboratori di pittori e maestri. Nel 2013 comincia a frequentare lo studio del Maestro Giampaolo Berto, decano dell’Accademia di Belle Arti di Roma, il quale gli fa scoprire da vicino le correnti d’avanguardia a lui contemporanee, in particolare quelle della Pop Art Italiana e Americana. Fortemente ispirato dalle sottoculture giovanili di stampo britannico degli anni 70 – sia a livello musicale che culturale – e dallo stile provocatorio di stilisti del tempo come Vivienne Westwood, Pennyboy trova la propria dimensione artistica tra le influenze del Punk inglese e la Street Art d’oltre oceano. Artista versatile e poliedrico, da sempre alla ricerca dell’impatto visivo puro, inizia negli anni a sperimentare nelle proprie opere l’utilizzo di diversi elementi, come colle, resine e metalli.
PENNYBOY Roma, 1992
Pennyboy è un artista italiano nato a Roma nel 1992. Nel corso degli anni inizia a frequentare gli ambienti artistici underground della capitale, nonché studi e laboratori di pittori e maestri. Nel 2013 comincia a frequentare lo studio del Maestro Giampaolo Berto, decano dell’Accademia di Belle Arti di Roma, il quale gli fa scoprire da vicino le correnti d'avanguardia a lui contemporanee, in particolare quelle della Pop Art Italiana e Americana. Fortemente ispirato dalle sottoculture giovanili di stampo britannico degli anni 70 - sia a livello musicale che culturale - e dallo stile provocatorio di stilisti del tempo come Vivienne Westwood, Pennyboy trova la propria dimensione artistica tra le influenze del Punk inglese e la Street Art d'oltre oceano. Artista versatile e poliedrico, da sempre alla ricerca dell’impatto visivo puro, inizia negli anni a sperimentare nelle proprie opere l’utilizzo di diversi elementi, come colle, resine e metalli. La continua ricerca e la forte attrazione verso i materiali industriali lo conducono, attraverso la lavorazione del metallo, a quello che diventerà il suo stile di punta, l’Iron Pop Art. Il processo di deformazione del metallo, cavallo di battaglia che contraddistingue ogni opera di Pennyboy, dona alla lastra un nuovo dinamismo, con cui l’artista riproduce forme e fattezze di differenti materiali, come tessuti, copertine di riviste, pagine di fumetti, banconote stropicciate e componenti di automobili. Ondulazioni, flessioni, pieghe, riflessi di luce e segni di smerigliatura compongono così, la base su cui l’artista imprime il proprio tratto pittorico, riproducendo scenari, personaggi e icone contemporanee, in un contesto che fonde il decadentismo del mondo underground e la brillantezza del lusso: “il ferro, nella sua natura sensibile e deformabile, riflette in modo esponenziale qualsiasi segno a cui venga sottoposto, proprio come l’animo umano, violabile ma indistruttibile”. Le wallsculptures di Pennyboy attirano fin da subito l’attenzione di collezionisti ed esperti d’arte, sia in Italia che all’estero, conducendo l’artista a partecipare a diverse mostre e collaborazioni con importanti Gallerie su tutto il territorio nazionale. Nel 2019 espone alla mostra “Arte da Leone” per il trentennale della scomparsa di Sergio Leone a Roma, promossa da Federart e Regione Lazio, a fianco di maestri come Giampaolo Berto e Nino La Barbera. Nello stesso anno partecipa al progetto “Les Homme Canette” presso il Museo Macro a Roma, a fianco dell’artista francese Eddie Ekete. Nel 2020 comincia la collaborazione con la galleria Patrizia Anastasi Arte di Roma. Nel 2021 i suoi lavori vengono pubblicati prima su Mondadori “Artisti 2021- Annuario Internazionale di Arte Contemporanea” (a cura di Luca Beatrice) e successivamente sulla rivista “Sir.K Magazine” di Londra. Durante il corso dell’anno le sue opere vengono presentate più volte sul canale televisivo ArteOraTv, a fianco a opere di artisti pop del calibro di Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Renato Mambor. Tra il 2021 e il 2022 le opere di Pennyboy vengono richieste da importanti gallerie del nord Italia e inizia per l’artista un periodo di forte produzione e collaborazioni. A novembre ‘21 inizia la collaborazione con la Galleria Casati Arte Contemporanea di Monza e a gennaio ‘22 espone le proprie opere alla Galleria San Barnaba di Milano. Intraprende una collaborazione con la Galleria ArtEvents Mazzoleni di Bergamo e con la Galleria L’Incontro /Caputo-Colossi di Brescia. A febbraio 2022 diventa membro del Silver Studio Art Factory, cuore pulsante della Pop Art Romana e intraprende la collaborazione con la Galleria Restelli ArtCo a Roma. Nei mesi seguenti espone prima al BAF (Bergamo ArtFair) e UnFair Milano con la Galleria Incontro /Caputo-Colossi e successivamente alla mostra VeniceArt 22’ a cura della Galleria ArtEvents Mazzoleni. Ad aprile intraprende la collaborazione con la Naif International Gallery di Miami con la quale espone le proprie opere al prima al CriptoWorldCon’22 e successivamente al “Fashion Art and Design”, a City Place Doral di Miami. Nello stesso mese l’opera “The Wolf of Blockchain” di Pennyboy viene esposta sul SeaFair Yacht, lussuoso yacht, sede di prestigiosi eventi e meetings nel cuore di Miami. Contemporaneamente alle mostre americane espone al Silver Studio Art Factory di Roma e ad ottobre 22’ partecipa a ad ArtParma e ArtVerona, con la Galleria Caputo Colossi. Per gli eventi della RomeArtWeek 22’ espone le proprie opere presso ExGarage nella collettiva “Peace’s – The Exhibition” ideata dalla Galleria Romana Pavart, e successivamente alla galleria Restelli Art co. per la grande mostra “Manera Contro tutti” a fianco del maestro Maestro Enrico Manera e di artisti della Pop Art Romana contemporanea. A novembre espone al Centro Congressi Nuvola Di Fuksas durante la “Roma Arte In Nuvola” con la Galleria Incontro / Caputo Colossi, a fianco ad opere di importanti nomi dell’arte moderna e contemporanea tra cui Christo, Jeff Koons, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Stefano Bombardieri. - PennyBoy