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Roma 20 Gennaio 2015 – 6 Febbraio 2015 Rome International School – Luiss – RESTELLIARTCO.

In una società bulimica, onnivora, in fluida mutazione e in stato di cambiamento costante il progetto POP ICONS rappresenta la possibilità di sviluppare un’analisi sociologica e antropologica della collettività contemporanea. A sessant’anni dalla sua nascita la Pop Art è più attuale che mai con il suo stile sagace, l’impegno politico edulcorato da un’iconografia accattivante, l’analisi dell’iconosfera urbana, il dominio del consumo, la stratificazione linguistica, la cronaca a ritmo incalzante raccontata attraverso fenomeni ultra contemporanei come fumetti, magazine, televisione, cinema, involucri, etichette, feticci religiosi, pubblicità, prodotti di massa, musica.

La Pop Art nasce negli anni Cinquanta in Gran Bretagna per approdare negli Stati Uniti. L’eccesso dell’Arte Pop sboccia e si affina attraverso processi standardizzati per poi esplodere in simboli e icone che si propagano in spazi conquistati combattendo battaglie di forme e impressioni, guerriglie metropolitane inscenate nel teatro sociale saturo dei segni che ci circondano. La Pop Art invade le metropolitane come le gallerie d’arte, i musei come le piazze, le industrie del gadget come le pagine patinate delle riviste. Il linguaggio è definito riconducendosi sistematicamente alla celebrazione di se stesso.

L’indagine è rivolta ai simboli contemporanei, alla strategia del potere occultata sotto le sembianze della cultura popolare mediata dalla visualizzazione di un preciso stile e metodo artistico. La progettazione scenografica del lavoro è una mappatura che va dalla promozione dei prodotti all’immaginario televisivo, dagli stratagemmi dell’universo consumistico fino a toccare le sfere economiche e religiose, il cinema underground. Il caos è riordinato seguendo gli stilemi del nostro tempo e rilevandone l’atteggiamento voyeuristico che ne denuncia l’edonismo, lo stile di vita eccessivo, il vuoto e gli emblemi. Gli interpreti dell’immaginario pop sono le dive del cinema e della televisione, le copertine dei magazine, i miti dell’alta moda, i politici, gli intellettuali, le figure storiche più rilevanti spaziando da Beethoven a Mao sino a Leo Castelli e il jet set, le star del rock, gli eroi e i super eroi.

POP ICONS è una mostra che ci parla di ciò che siamo stati e che siamo ora, delle nostre manie, dei nostri dubbi, della trasformazione massificata e standardizzata, dell’esperienza sociale esperita da ciascuno, della dimensione pubblica e privata, della personalità individuale e dell’omologazione globale. POP ICONS è il tentativo sempre attivo e rigenerante dell’arte di dimenticare a memoria il passato, attraversare il presente e riprogrammare con la consapevolezza mai celata del pericolo di un nichilismo imperante un futuro che è già qui.

POP ICONS SI COMPONE DI 5 SEZIONI
SEZIONE 1/ ANDY WARHOL Selezione di opere del guru della Pop Art
SEZIONE 2/ KEITH HARING – ROY LICHTENSTEIN Selezione di grafiche di due tra i più interessanti artisti del Novecento.
SEZIONE 3/ POPMUSIC Selezione di cover musicali ideate e realizzate da Andy Warhol.
SEZIONE 4/ WARHOL OBJECT Gli oggetti, realizzazioni di Andy Warhol, incontrastati protagonisti dell’immaginario collettivo d’intere generazioni.
SEZIONE 5/ CONTEMPORARY POP Opere di Claudio Parmiggiani, Elisabetta Benassi, Mel Ramos, Tom Wesselmann

© Martina Cavallarin